Adesso facciamo i conti! Con i decibel

Adesso facciamo i conti! Con i decibel

Martedì 9 ottobre 2018

Se alla domanda "a cosa servono i decibel?", rispondi subito "a misurare il rumore", in linea di massima non stai sbagliando.

Tuttavia, a meno che tu non sia 'del mestiere', forse stai dando per scontate alcune cose e, soprattutto, non ne stai considerando delle altre.

Proverò allora a darti qualche elemento in più per comprendere che cosa sia davvero il decibel e per 'conviverci' nella vita di tutti i giorni.

Ma andiamo con ordine.

Da dove proviene il termine 'decibel'?

Innanzitutto, un decibel sta per un decimo di bel.

Il nome bel è una contrazione del cognome di Alexander Graham Bell, scienziato noto ai più perché contese al nostro Antonio Meucci l’invenzione del telefono. Non tutti però sanno che Bell, nei suoi primi anni di studi, si interessò con passione all’analisi dei fenomeni sonori perché fin da bambino si era dovuto confrontare con la sordità della madre, e per questo inventò un metodo per la rieducazione dei sordomuti.

Adesso
facciamo i conti! Con i decibel

Ma detto questo… il decibel, quindi, cos’è?

Definizione di decibel

Sfatiamo subito un mito! Il decibel non è una unità di misura, in quanto non quantifica una grandezza fisica di un corpo o di un fenomeno reale.

Più precisamente esso è una unità di valutazione, perché appunto valuta il rapporto fra due intensità di un qualsiasi fenomeno fisico.

In acustica, il decibel corrisponde a 10 volte il logaritmo del rapporto fra l’intensità del suono che stai ascoltando e l’intensità del suono corrispondente alla soglia media di udibilità umana.

Quindi, quando leggi la 'misura' di un suono in decibel, stai valutando di quanto esso supera una soglia convenzionale rappresentativa del minimo suono che l’orecchio umano può udire.

Dalla scala lineare alla scala logaritmica

Esiste una enorme varietà di sorgenti sonore che le nostre orecchie possono ascoltare: si va dal bisbiglio di una voce ai reattori di un aereo.

Quindi, i valori di potenza sonora ai quali possiamo essere soggetti nella nostra vita quotidiana variano fra numeri (espressi in Watt) che differiscono fra loro per almeno 12 zeri: per intendersi… è come passare da 1 a 1.000.000.000.000 !! O, come si usa scrivere in matematica, da 1 a 1012.

Adesso
facciamo i conti! Con i decibel

Abbiamo visto che nella definizione di decibel compare la parola 'logaritmo'. Il logaritmo è un’operazione matematica che in acustica ha il vantaggio di comprimere la larga scala di valori di potenza sonora in un insieme ben più limitato di valori, che prendono il nome di livelli sonori.

Siamo dunque passati da una scala lineare con valori da 1 a 1012 ad una scala logaritmica con livelli da 0 a 120dB.

I livelli sonori in decibel sono quelli che trovi per esempio nelle etichette degli elettrodomestici, o sul display di un fonometro, e che le varie leggi sull’inquinamento acustico usano per limitare il rumore nelle case e in esterno.

Ma fai attenzione! La compressione di cui parlavo sopra ci impedisce di sommare due livelli in decibel nel modo in cui siamo abituati!

Dimentica le comuni regole matematiche

Infatti, mettiamo il caso che tu voglia valutare il livello di rumore che arriva alle tue orecchie, mentre stai preparandoti un caffè e qualcuno vicino a te armeggia con la centrifuga.

Supponiamo che il livello sonoro della tua macchina espresso sia di 75dB e la centrifuga possa arrivare a 80dB. Beh… ti garantisco che la somma dei loro livelli non è 155dB!

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Metto da parte lunghi calcoli di dettaglio, e preferisco lasciarti due regole generali base, che ti potranno consentire qualche valutazione nella vita di tutti i giorni.

  • Puoi ottenere la somma di due livelli sonori simili fra loro, diciamo differenti fra loro di massimo 3dB, sommando alla loro media +3.
    Per esempio, sommare 50dB a 53dB equivale a fare 51,5 + 3 , cioè 54,5dB.
    Non ci crederai, ma il risultato è di poco lontano da quello che otterresti con un più preciso calcolo logaritmico!
  • All’aumentare della differenza fra due livelli sonori, la loro somma ha un valore sempre più vicino a quello del livello maggiore.
    Addirittura, se la differenza fra i due è pari o superiore a 20, allora la somma fra i due livelli è pari al livello più grande.
    Per esempio, la somma 50dB + 70dB equivale circa a 70dB.

Prodigi del calcolo logaritmico!!

Ti ho chiarito un po’ le idee?

Se in passato quel valore in decibel letto sul giornale o sull’etichetta di un elettrodomestico ti aveva lasciato qualche perplessità, ora sei in grado di comprendere un po’ di più cosa c’è dietro.

Ah, dimenticavo… se vuoi davvero sapere quanto rumore fanno insieme la tua macchina espresso e la centrifuga, ho pronta la risposta! Chiamami!